venerdì 17 dicembre 2010

Il silenzio (Al km 9 della Via Lattea)

Il silenzio sussurra ciò che le grida impediscono di sentire. Il silenzio ci parla usando un linguaggio che noi non sempre riusciamo ad interpretate. E’ questo il silenzio delle parole parlate. Poi c’è il silenzio del cuore, quello che abita luoghi affollati, quell’assordante silenzio che satura gli "inferni d’asfalto" rendendo il nostro animo torrido (più che gelido) e impermeabile, persino all’amore. 

Chi sa come sono i silenzi lassù al chilometro nove della Via Lattea, dove si abbandona la strada e si imbocca il sentiero. Chi sa quali incontri si possono fare a quel crocicchio di strade. Chi sa se arriveranno quelle persone che stiamo aspettando già da vite precedenti e che forse mai verranno anche se ne vivessimo altre, infinite, future. Ma ai crocicchi delle strade si fanno gli incontri più strani e inaspettati e, con la scusa di una informazione, altri viandanti ci raccontano le loro vite, ci parlano dei loro sogni infranti o di quelli che stanno ancora sognando. A volte - poi - capita di vedere negli occhi di chi abbiamo di fronte i nostri occhi, quasi che un magico specchio sia interposto tra noi: due viandanti che forse, senza saperlo, stanno percorrendo il medesimo, invisibile, cammino. Uno specchio che parla al nostro cuore e ci invita ad entrare in quel "mondo altro" che è però anche in noi, mondo che fino a quel momento non abbiamo avuto il coraggio di guardare, di esplorare, di conoscere, di capire.


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