venerdì 31 dicembre 2010

Buon 2011



Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei 

propri sogni. Possa il vostro nuovo anno portarvi nuovi 

bellissimi sogni e tante concrete soddisfazioni. 

BUON ANNO A TUTTI!!!

_Ki_

mercoledì 29 dicembre 2010

Libri consigliati


Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant... dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l'ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée.






Ci sono persone che nascono con la camicia, sono quelle a cui tutto va per il verso giusto, tutto sembra essere facile, quasi predestinato. Altre invece sembra debbano conquistare tutto a fatica e mai pienamente. Forse  è vero, forse alcuni hanno una stella fortunata, una specie di via preferenziale, ma è anche vero che per gli altri a volte la zavorra che  tiene con i piedi per terra è quasi una scelta un “non poterne fare a meno” Sì, perché a volte quel piacere un po’ sadico che ti porta a credere di vivere una vita di qualità solo nel momento in cui soffri, stai male, distruggi quello che con fatica costruisci ti rende la vita difficile, faticosa. Questo romanzo è un volo leggero, una piacevole lettura in compagnia di Eugenia. Una vita tra Londra, New York, Milano alla ricerca di equilibrio. Una donna che conosce bene quella irrequietezza che ti porta a cercare sempre altrove una serenità che sembra irraggiungibile. Lo stesso rapporto con le persone diventa difficile, quell’intimità spaventa è troppo poco razionale per saperla gestire. Non a caso la sola cosa che in qualche modo riesce a gestire serenamente è il lavoro. La sua determinazione dà rassicuranti frutti. Il resto… è karma pesante. Eugenia è una donna che non lascia indifferente o la ami o la odi. Io ho amato lo scricciolo che scappa dalla sofferenza e goffa prova a trovare una tana dove nascondersi. Ho odiato la donna puntigliosa, rigida e severa, sempre pronta a dare il suo punto di vista. Alla fine ho odiato e amato me stessa…



Fra  notizie “slandre, loffione e smorfie”,  fra commenti salaci alle leggi “turbo- pirla” e alle uscite “balenghe” della classe politica...

“Il body scanner degli aeroporti è un problema per la privacy. Per le donne passi, più o meno le jolande si somigliano. Ma per i maschi no. Per chi c'ha un walterino sarà un disastro, dovrà stare col suo bel tappo di spumante alla vista di tutti. Solo quelli che hanno un cormorano al posto del walter faranno un figurone. Li vedremo entrare a passi lunghi e bacino in avanti chiedendo alle addette: ‘Che ne dici, amore, di quest'arma di distruzione di massa?’” Da quando Luciana Littizzetto racconta le loro avventure in “Che tempo che fa”, su Rai Tre la domenica sera, il walter e la jolanda sono diventati personaggi quasi reali nell'immaginario degli italiani, simpatici e familiari come due rassicuranti vecchietti del piano di sopra. A fare da sfondo alle loro epiche gesta, le notizie “slandre, loffione e smorfie”, cioè i fatti di cronaca e di politica che grazie alla loro bizzarria scatenano la fantasia comica più divertente d'Italia. Fra commenti salaci alle leggi “turbo- pirla” e alle uscite “balenghe” della classe politica, la penna di “Lucianina” continua a sgorgare inchiostro di puro umorismo.

martedì 28 dicembre 2010

Trash Art








Tim Nobel & Sue Webster, sono dei veri e propri artisti dell’immondizia.
Le loro opere sono dei cumuli di rifiuti, che a prima vista sembrano non avere alcun senso, ma se vi si proietta una luce contro, con un angolo ben preciso, l’ombra che si disegna sul muro crea la vera e propria opera d’arte.

lunedì 27 dicembre 2010

Siam fatti in tanti modi


A Londra pare che un discreto manipolo di genitori abbia protestato contro la BBC, famosa rete televisiva, perché ha fatto condurre una certa trasmissione per bambini a una tale Cerrie Burnell. Cos'ha che non va questa Cerrie?  E' una famosa pornodiva che si presenta vestita sadomaso col frustino? E' stata in galera perché ha sciolto gli zii nell'acido muriatico? Picchia i cani? Strappa i baffi ai gatti? No, niente di tutto questo. E' carina, simpatica, competente e amabile. Però... c'è un però. Le manca un braccio. E' nata così, con un braccio solo, e tra l'altro se la cava benissimo, tant'è che non ha mai usato protesi. Certo, ci sono cose nella vita che lei non potrà mai sperimentare, che so... battere le mani quando passa la regina, per dire. Machisseneimporta. E' una brava attrice, diplomata, sposata e ha una figlia di quattro mesi. Una donna normale con un braccio solo. Per i genitori dei bambini a casa, invece, una tragedia. " I bambini si spaventano, si impressionano, è un'immagine che non dovrebbe comparire in televisione." Io ho visto la foto e non c'è niente di mostruoso, non è che ha appena avuto un incidente ed è dilaniata. Peccato, perché poteva essere una bella occasione per cominciare ad educare i bambini ad accettare la diversità con naturalezza, a capire che gli esseri umani sono fatti in tanti modi, e vanno bene tutti, anche quelli che a prima vista sembrano un pò più complicati. E invece no. "I bambini sono troppo piccoli per affrontare il discorso dell'handicap." Palle. Più sono piccoli, credo, più è facile fargli capire le cose con naturalezza. E' tanto difficile dire: "E' nata così, può capitare, ma come vedi va bene lostesso, guarda com'è brava". Niente. I genitori non la vogliono. Ma per fare la televisione bisogna avere per forza due braccia? Se la vuoi spostare ti servono, ma se la fai!? Luca Giurato per esempio ha tutto, eppure... Tante parole, e poi: I presentatori con l'handicap non vanno bene; Se ci sono troppi stranieri in classe gli cambio scuola; La baby-sitter meglio italiana perché se no non capisce la lingua, e africana no perché tutto quel nero e gli occhi bianchi gli fan paura; Il compagno down è tanto carino ma alla festa di compleanno meglio non invitarlo, si sentirebbe a disagio; La domestica si, ma se è Romena magari anche no; Quello li è gay ma è tanto una brava persona. Qualcuno però mi deve spiegare perché le tette grandi come la cupola di San Pietro rientrano nel concetto di normalità e un braccio solo no.Una deforme volontaria, che per bilanciarsi deve andare in giro coi pesi nelle tasche posteriori dei jeans se no casca in avanti, in tv va bene. E' normale. Come glielo spieghi a tuo figlio, mamma inglese? "Vedi Jason, quella signorina si è fatta aprire come una Simmenthal, poi si è fatta infilare della gomma sotto la pelle così i maschietti hanno tanto spazio per giocare e lei è contenta." E lui penserà che le donne con le tette piccole hanno il parco giochi consumato. Allora, English mother, già che ci sei spiegagli anche perché quell'altra donna ha un braccio solo, un signore sta in carrozzella, uno ha le mani che tremano forte, perché un bambino non parla e un altro ogni tanto tira i libri alla maestra e urla. Altrimenti, se gli facciamo credere che il mondo è quello degli spot dei biscotti, poi non stupiamoci se quando vede per strada uno sporco e ubriaco gli da fuoco. I fiammiferi glieli abbiamo dati noi.

                                                                                                                                    Luciana Littizzetto

domenica 26 dicembre 2010

Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale. Caro Babbo. Papi. Caro Papi Natale. Ancora una volta con te arriva il Natale col suo manto di bontà e le sue braghe di torrone. H da dirti tante cose, Papi mio. Prima di tutto stai attento quando ti butti giù dal camino, perché non tutti mettono il panettone e gridano: "Buttati che è morbido". C'è chi ci lascia gli attrezzi di ferro e rischi di fare la fine del porceddu.
Grazie che non fai morire George Clooney ma che lo scambi con la macchina del caffè. Già che c'eri però potevi fare a arrivare in testa il pianoforte alla Canalis. Tante cose abbiamo da chiederti, Babbo mio, Babbo santo, Babbolone bello. E' vero che Brunetta è uno dei tuoi elfi che costruiscono i regali? Sei stato bravo, a mandarcelo. Ci ha insegnato che siamo fannulloni. Ora però che lo abbiamo capito, per cortesia, riprenditelo. Serve più a te che a noi. Tra l'altro tu che lo conosci bene... ma Brunetta ha le dita corte o sono le giacche che sono lunghe? Caro Babbo. Portaci tanti doni. Anche se non siamo stati tanto buoni. Porta delle balle nuove a Napisan che a forza di girare gli si sono consumate e a Maroni un completo diverso che vestito così gli manca solo il dente d'oro e poi lo prendono per uno zingaro. Dona una esse funzionante a Nicky Vendola che dice delle cose tanto belle ma se pronuncia la esse esce solo saliva. Fà in modo che non debba mai dire "Sassofono" in vita sua se no ci andiamo di mezzo tutti. Fà che Schifani e Bondi si fondano insieme e diano vita a un nuovo organismo vivente, lo "Schifondi", così ne abbiamo uno al posto di due, e porta una nuova moglie a Berlu che dopo la Veronica è tanto solo. Sceglila tu, però ricordati che è vero che la bellezza non conta, ma se gliela trovi racchia siamo di nuovo da capo. Fà che Fini tenga duro, che a Bersani non venga molle e che Tremonti non ci faccia venire l'orchite, se puoi. Poi per favore, Papino, con l'anno nuovo facci vedere Capezzone a inquadratura piena e non solo di faccione, così, visto che dice sempre le stesse cose, almeno vediamo dove gli infilano il CD. Metti la tua mano grande sulla testa di Calderoli e spremilo per vedere se esce qualcosa di buono. Ricordati di portare una nuova tinta alla Brambilla, che quella che ha è la stessa dei giubbini d'emergenza in autostrada e da lontano quando c'è lei sembra sempre che qualcuno abbia bucato, e ai politici in fregola porta un'amante che non voglia fare fiction a tutti i costi, una che magari si accontenti di aprire una profumeria o un baracchino di pizza al taglio. A me come regalo non portare nulla, soprattutto elettrodomestici. Tipo set da fonduta o girapolenta elettrico che sono due Mammozzoni che non so dove mettere e se li porto in cantina non posso neanche sperare che li mangino i topi perché sono di inox. E poi, caro Babbo, ti chiedo un favore: fà in modo che non si avveri ancora il detto natalizio: "Regali una figata, ricevi una cagata". Perché succede sempre che quando tu fai un regalo da mandarti in miseria, l'amico ti regala una presina e, viceversa, se gli regali una fetecchia lui ti regala un cellulare placcato oro ventiquattro carati. Regolati tu che puoi e non ci far fare figure di emme. Amen.

Ps: L'anno scorso ti avevo chiesto di portare un cognome nuovo all'onorevole Bocchino. Forse non hai avuto tempo. Per noi è importante... perché, magari tu non lo sai, da noi sulla terra "bocchino", se non è una grappa, è una cosa...Dai. Trova un cognome, sono sicura che nei tuoi magazzini ne hai. A sto punto ci va bene anche onorevole Italo Cacca. Bé... Se non ti viene, lascia Bocchino, ma togli la malizia da noi peccatori.

                                                                                                                [Luciana Littizzetto]

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale

Donare un sorriso rende felice il cuore.

Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo.

Nessuno è così ricco da poterne fare a meno ne così povero da non poterlo donare.

Il sorriso crea gioia in famiglia, da sostegno nel lavoro ed è segno tangibile di amicizia.

Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove e nella tristezza è medicina.

E se poi incontri chi non te lo offre, sii generoso e porgigli il tuo: Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sa darlo.

                                                                                                                         Un felice Natale a tutti.


                                                                                                                                   -Ki-                                                                                                      

mercoledì 22 dicembre 2010

Irene Grandi O è natale tutti i giorni live


Non so perché questo lusso di cartone se razzismo, guerra e fame
ancora uccidono le persone.
E intanto noi ci facciamo i regali
il giorno che è nato Cristo arricchiamo gli industriali
e intanto noi ci mangiamo i panettoni il giorno che è nato Cristo
diventiamo più ciccioni.

Lo sai cos'è, dovremmo stringerci le mani...

O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai!!!

venerdì 17 dicembre 2010

La vita è bella

Inizia il gioco!
Chi c'è c'è, chi non c'è, non c'è.
Si vince a 1000 punti,
il primo classificato vince un carrarmato vero,
Beato lui!
Ogni giorno vi daremo la classifica generale
da quel altoparlante la,
all'ultimo classificato verrà attaccato un cartello
con su scritto ASINO
qui, sulla schiena.
Noi facciamo la parte di quelli cattivi, cattivi che urlano
chi ha paura perde 3 punti.
In 3 casi si perdono tutti i punti:
1- quelli che si mettono a piangere
2-quelli che vogliono vedere la mamma
3-quelli che hanno fame e vogliono la merendina
E' molto facile perdere punti per la fame,
io stesso ieri ho perso 40 punti perchè volevo a tutti i costi un panino con la marmellata,
di albicocche, lui di fragole.
Ah, non chiedete i lecca lecca perchè non ve li danno
ce li mangiamo tutti noi
io ieri ne ho mangiati 20
che mal di pancia
però erano buoni
lascia fare.
Scusate se vado di fretta ma oggi sto giocando a nascondino
ora vado se no mi fanno tana...
STAI PARLANDO CON UNA

Che oggi si è alzata alle 10
e senza alcun pensiero(o forse piena)
è uscita di casa sorridente,
in una mano il curriculum
e nell'altra la speranza.

Che una volta era così felice
da saltellare per strada da sola
rischiando di essere presa per matta
ma quando si è felici veramente
poco importa ciò che si ha intorno.

Che tiene un quadernino sulla scrivania
su cui scrive tutto quello che le passa per la testa
solitamente cose brutte
quelle belle le esprime saltellando per strada.

Che cerca di salvare ogni giorno
il salvabile
e non si salva mai niente.

Che ha rischiato di fare fuori un membro della famiglia
quando ancora sulla macchina aveva la "P"
con una retromarcia azzardata e troppo stretta
scoraggiata non voleva più prendere la patente
adesso se le chiedi di partire
ti porta anche in Giappone.

Che se le racconti qualcosa di molto triste
soprattutto se i protagonisti sono bambini
poveri, soli
è capace di starci male un giorno intero
cercare una soluzione
e rendersi conto
sempre
"che se i ricchi spartissero i beni che possiedono
in maniera equa
tutti saremmo ricchi."

Che le piace da morire
uscire
ridere
ridere
ridere

Che la cosa di cui più ha bisogno è
un abbraccio
amore
sorrisi

Il silenzio (Al km 9 della Via Lattea)

Il silenzio sussurra ciò che le grida impediscono di sentire. Il silenzio ci parla usando un linguaggio che noi non sempre riusciamo ad interpretate. E’ questo il silenzio delle parole parlate. Poi c’è il silenzio del cuore, quello che abita luoghi affollati, quell’assordante silenzio che satura gli "inferni d’asfalto" rendendo il nostro animo torrido (più che gelido) e impermeabile, persino all’amore. 

Chi sa come sono i silenzi lassù al chilometro nove della Via Lattea, dove si abbandona la strada e si imbocca il sentiero. Chi sa quali incontri si possono fare a quel crocicchio di strade. Chi sa se arriveranno quelle persone che stiamo aspettando già da vite precedenti e che forse mai verranno anche se ne vivessimo altre, infinite, future. Ma ai crocicchi delle strade si fanno gli incontri più strani e inaspettati e, con la scusa di una informazione, altri viandanti ci raccontano le loro vite, ci parlano dei loro sogni infranti o di quelli che stanno ancora sognando. A volte - poi - capita di vedere negli occhi di chi abbiamo di fronte i nostri occhi, quasi che un magico specchio sia interposto tra noi: due viandanti che forse, senza saperlo, stanno percorrendo il medesimo, invisibile, cammino. Uno specchio che parla al nostro cuore e ci invita ad entrare in quel "mondo altro" che è però anche in noi, mondo che fino a quel momento non abbiamo avuto il coraggio di guardare, di esplorare, di conoscere, di capire.


Ti aspetto sulla Via Lattea

"Ti aspetto sulla Via Lattea
al chilometro numero nove
dove comincia il sentiero per Sirio.
(in questa o nella prossima vita).
non è un mio patetico delirio
nè il sogno pazzo di un amante:
è l’eterno-presente-desiderio
che gioca fino in fondo la partita.
è l’amore, indistruttibile diamante" 

Ti aspetto, dunque. Verrai?

giovedì 16 dicembre 2010

L'importanza di una persona


Poi capita che queste persone più importanti si susseguano..
si accendono e si spengono come le lampadine,
una volta spegni tu, una volta si fulmina lei.
Poi ne arriva una e resta accesa, non si fulmina....

Ecco...quella lampadina accesa sarà la persona più importane!


mercoledì 15 dicembre 2010

RadioCaos 3MSC


"Teneteveli stretti i vostri pezzi di ricordi,
vi capiterà di averne bisogno una notte senza luna,
quando tutto vi sembrerà inutile e avrete la sensazione di essere davvero su
questo pianeta ma per fortuna in una posizione privilegiata per guardare le stelle…"

"Comprate biglietti"

"Avete mai visto un treno partire?
Anche se non c'è qualcuno di speciale dentro..
anche se non porta ricordi particolari...
è sempre una cosa che se ne va davanti ai tuoi occhi..
e tu non puoi far altro che guardarlo partire mentre si allontana...
e anche se sei stata tu a comprare il biglietto e quindi sei la responsabile della sua partenza, devi guardarlo senza obiettare,
in silenzio...
perchè non tornerà indietro."

Questo è un invito a "comprare biglietti", prendere decisioni, anche se può sembrare il contrario. Credo che nella vita le decisioni vadano prese, con sicurezza e convinzione. E' impensabile passare una vita intera senza stravolgerla almeno una volta, se basta, se no saranno 2 o 3 o 4...finchè non si trova la strada giusta. L'importante è sempre rifletterci bene, ma una volta presa la decisione che ci sembra più giusta, portarla avanti con convinzione, guardare si quel "treno che se ne va, piangere anche se vi va, ma lasciarlo andare per la sua strada." "I binari sono dritti, non si possono fare inversioni a U, ne retromarcia".
Appena iniziate a percorrere una nuova strada, non pensate subito di cambiare direzione, percorretela e basta! Arriverà quella giusta per ognuno di noi, basta avere il coraggio di essere noi stessi e di cambiare se è necessario.

_Ki_


Liga_live 7/12/2010 Adriatic Arena

http://www.flickr.com/photos/51577242@N07/sets/72157625553032948/show/

Cliccate sul link e guardate le foto del concerto di Liga a Pesaroooo!!!!!

giovedì 9 dicembre 2010

giovedì 2 dicembre 2010

VORTEXES
I'm all wired up... 
I'm in heaven and I... 
Can't say what it is 
I got caught up... 
I'm in wave but just like a fish I'm playing astonished... 
Awakened... 
As if life was new to me 
like a fire relit at last on the morning after 
disarmed 
while you say I'm the one 
disarming you 

we heard the storm... I had sparks in my heart when you said to me (magnetic):" My sensation beat any storm I have seen" 
disarmed... 
While I say you'rethe one disarming me 

I'm all wired up... I'm in heaven and I... 
I can't say what it is 
I got caught up...into a wave and just like a fish I'm playing... http://www.youtube.com/watch?v=w-ijVtOrY5s