martedì 29 marzo 2011

Luciano Ligabue La Mia Strada


c'è chi mi vuole come vuole
un po' più santo
più criminale
e un po' più nuovo
un po' più uguale
mi vuole come vuole
c'è chi mi vuole per cliente
chi non mi vuole
mai per niente
e c'è chi vuole le mie scuse
che ciò che sono l'ha offeso
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
c'è chi mi vuole più me stesso
e più profondo, più maledetto
e bravo padre e bravo a letto
c'è chi mi vuole perfetto
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada

venerdì 25 marzo 2011

Lentamente muore

Lentamente muore chi non cambia marcia
Lentamente muore chi non mette la freccia quando svolta
Lentamente muore chi non tira il freno a mano in discesa
Chi sbaglia nell'usare la presa
Chi gli casca in testa un'obesa, la casa o la torre di Pisa
Muore lentamente chi non fa come la Marcuzzi
E se non riesce ad andare in bagno, se la tiene tutta dentro
Muore lentamente chi non si leva prontamente da sotto il casco della permanente
Muore più velocemente chi mette le dita nella presa di corrente
Chi non si sposta quando cascano le piante
E chi mangia le amanite velenose al ristorante

Muore lentamente tanta bella gente
Ma c'è anche
E tu lo sai
Una banda di coglioni che non muore mai.

martedì 22 marzo 2011

cose che non capisco - CAPAREZZA


Benvenuti ad una nuova puntata di "Chi
vuol essere lasciato in pace",
abbiamo
un nuovo concorrente stasera e direi
di iniziare subito con le domande

DOMANDA
D'ECOLOGIA: Via quel sorriso da Krusty
il clown
dammi solo la risposta più
drastica
sulla differenza tra bottiglie
di plastica in acqua
ed acqua nelle
bottiglie di plastica.

SPORT: Campioni
del mondo 2006 e l'anno dopo mondiali
di pallavolo,
nazionale sul podio,
perché non si fa festa perché se ne
parla così poco?

CULTURA: Gomorra
best seller
si moltiplica come un porno
sul server
a che serve dire che fa
affari se ti fai gli affari tuoi da
sempre?

Dici che devo andare a lavorare.
"Soldi
facili! Devi andare a lavorare!"
Ma
come? Giochi le lotterie per fare grana
dal nulla
e mi fai proprio tu la morale?

Ci
sono cose che non capisco e a cui nessuno
dà la minima importanza
e quando faccio
una domanda mi rispondono con frasi
di circostanza tipo:
"Tu ti fai troppi
problemi, Michele"...
"Ti fai troppi
problemi, non te ne fare più"

QUESITO
DI POLITICA: Da un'indagine
si parla
meno di Stato più della sua immagine.
Ma
che diamine! Passare da Italia ad Italia
1
è davvero così facile?

STORIA:
Risorgimento italiano,
non fare il
baro o chiamo il notaro.
Perché non
dirlo, il tema dell'inno
non è di Mameli
è di Novaro.

NEWS: Ore 13 a tavola,
riuniti
davanti al TG come ellenici all'agorà.
Notizie
del principe e di Corona, di Draghi
e del cavaliere,
cos'è? Una favola?

E
i funerali di stato a che servono?
I
militari in missione chi servono?
E
i caduti sul lavoro? Per loro nemmeno
un cero con il santo patrono,
ma sii
serio..

si concentri.. ha poco tempo
a disposizione
le ricordo che se la
sua azienda sta fallendo può chiedere
l'aiuto del denaro pubblico..
Mi dispiace..
Ha perso.. Arrivederci

sabato 19 marzo 2011

Ligabue_Seduto in riva al fosso



HO PARCHEGGIATO E CAMMINATO NON SO QUANTO NON SO DOVE SONO, QUA...
ma so soltanto che si sente un buon profumo, un bel silenzio e l'acqua che va
lontano da me, lontano da noi, 

LONTANO DALLA GIOSTRA CHE NON SI FERMA MAI... 
E C'HO IL BIGLIETTO SI MA QUESTA CORSA LA VORREI LASCIARE FARE A VOI LA LASCIO FARE A VOI...

CHE IO STO BENE QUI, seduto in riva al fosso
io sto bene qui, seduto in riva al fosso.

O è il riflesso della luna o sei proprio bella, se vuoi siediti!
hai parcheggiato e camminato non sai quanto non sai dove sei, ma sei qui
lontana da te, lontana da voi, lontana da uno specchio che non dice chi sei
se sotto il cielo c'è qualcosa di speciale passerà di qui prima o poi
prima o poi, comunque tu lo sai

che si sta bene qui seduti in riva al fosso
stiamo bene qui, seduti in riva al fosso...

Sono arrivati con la guida ed hanno apparecchiato per il loro pic-nic
con sedie i tavolini la TV i telefonini e le facce di chi va
lontano da chi, lontano da che, lontano per sentito dire senza un perché
se vuoi restare resta pure ho da fare non mi viene in mente cos'è
ma lo so che, io lo so com'è

che state bene lì, seduti in riva al fosso
state bene lì seduti in riva al fosso...

Avanti, state bene lì, state bene lì, state bene lì,
state bene, lì state bene lì, state bene lì...

martedì 15 marzo 2011

Caparezza - Non siete Stato voi


Non siete Stato voi che parlate di libertà
come si parla di una notte brava dentro
i lupanari.
Non siete Stato voi che
trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Non
siete Stato voi che siete uomini di
polso forse perché circondati da una
manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in
curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non
siete Stato voi né il vostro parlamento
di idolatri pronti a tutto per ricevere
un'udienza.
Non siete Stato voi che
comprate voti con la propaganda ma
non ne pagate mai la conseguenza.
Non
siete Stato voi che stringete tra le
dita il rosario dei sondaggi sperando
che vi rinfranchi.
Non siete Stato
voi che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non
siete Stato voi. Non siete Stato, voi.

Non
siete Stato voi, uomini boia con la
divisa che ammazzate di percosse i
detenuti.
Non siete Stato voi con gli
anfibi sulle facce disarmate prese
a calci come sacchi di rifiuti.
Non
siete Stato voi che mandate i vostri
figli al fronte come una carogna da
una iena che la spolpa.
Non siete Stato
voi che rimboccate le bandiere sulle
bare per addormentare ogni senso di
colpa.
Non siete Stato voi maledetti
forcaioli impreparati, sempre in cerca
di un nemico per la lotta.
Non siete
Stato voi che brucereste come streghe
gli immigrati salvo venerare quello
nella grotta.
Non siete Stato voi col
busto del duce sugli scrittoi e la
costituzione sotto i piedi.
Non siete
Stato voi che meritereste d'essere
estripati come la malerba dalle vostre
sedi.
Non siete Stato voi. Non siete
Stato, voi.

Non siete Stato voi che
brindate con il sangue di chi tenta
di far luce sulle vostre vite oscure.
Non
siete Stato voi che vorreste dare voce
a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non
siete Stato voi che fate leggi su misura
come un paio di mutande a seconda dei
genitali.
Non siete Stato voi che trattate
chi vi critica come un randagio a cui
tagliare le corde vocali.
Non siete
Stato voi, servi, che avete noleggiato
costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete
voi confratelli di una loggia che poggia
sul valore dei privilegiati
come voi
che i mafiosi li chiamate eroi e che
il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno
di voi, implicato in ogni sorta di
reato fissa il magistrato e poi giura
su Dio:
"Non sono stato io".